martedì 24 gennaio 2012

POSITIVE PROJECT 4 BELARUSIAN KIDZ

Il 6 e il 10 giugno 2011, presso la scuola elementare di Valstagna (VI) abbiamo collaborato con il progetto accoglienza della fondazione “Aiutiamoli a vivere”, un’organizzazione non governativa che dal 1992 si adopera con varie famiglie italiane (della Valbrenta nel nostro caso) per ospitare bambini provenienti dai territori della Bielorussia colpiti dal disastro di Chernobyl
Abbiamo organizzato due pomeriggi in cui abbiamo dato modo ai bambini di divertirsi e socializzare tramite due semplici lezioni di B-boying/B-girling e di Writing.
 Nella prima, dopo una piccola spiegazione su come è nata la cultura Hiphop e sui valori che promuove (resa possibile grazie al prezioso aiuto delle interpreti), abbiamo cercato di insegnare i passi base della danza B-boying/B-girling con ottimi risultati sia dal punto di vista della partecipazione e dell'entusiasmo dei ragazzi, sia dal punto di vista dell'apprendimento.
La risposta dei bambini al nostro progetto è stata davvero eccezionale, addirittura oltre le nostre aspettative: a parer loro, quelle organizzate da noi sono state le attività più divertenti che hanno svolto durante la loro permanenza in Valbrenta.

Nella seconda abbiamo fatto una breve introduzione al Writing e al concetto di "lettering", aiutandoci con delle immagini tratte da “Style wars”, da libri e riviste specializzate, per poi permettere ai piccoli writers di cimentarsi con i loro primi bozzetti ed esprimere la loro creatività.

È stata una bellissima esperienza per tutti e ci ha dato molta soddisfazione. Attualmente stiamo lavorando affinché questo progetto diventi un appuntamento fisso ogni anno per tutti i bambini bielorussi che verranno ospitati.






martedì 17 gennaio 2012

2phe in collaborazione con ass. volontariato Korakanè


Il 18/12/2011, il Comune di Rossano Veneto ha organizzato (insieme alla Confcommercio, la Proloco di Rossano, il Comitato genitori e altri gruppi) una giornata  in piazza intitolata "Aspettando il Natale", la quale aveva l'obiettivo di promuovere valori di solidarietà e integrazione tramite attività di beneficenza.
Grazie all'associazione di volontariato Korakanè che ci ha invitato, abbiamo avuto la possibilità di divertirci e coinvolgere le persone attraverso il writing e il B.boying/B.girling cercando di trasmettere la positività dell'HipHop che nelle nostre zone viene travisato da molti pregiudizi.
E' stato bello poter dimostrare come questa cultura potesse combaciare esattamente con i valori e gli scopi dell'evento all'insegna del Natale, che si concludeva con una fiaccolata per il sostegno e l'integrazione dei bambini a scuola, con il motto "scuola e solidarietà".

La possibilità di praticare le discipline a contatto diretto con le persone ha creato l'atmosfera ideale per un dialogo sincero e spontaneo, attraverso il quale abbiamo provato a diffondere e spiegare i principi della filosofia HipHop e la sua pratica. 
Vista la buona riuscita della giornata, speriamo di poter continuare a conoscere persone di mentalità aperta e così disponibili con le quali poter collaborare e continuare a creare progetti positivi che accrescano noi e la comunità.
Ci teniamo quindi a ringraziare Laura e Francesca dell'associazione di volontariato  Korakanè per averci invitato e per continuare a coinvolgerci in questi bei progetti. Ringraziamo anche il Comune di Rossano, la Confcommercio, la Proloco di Rossano e il Comitato genitori di Rossano per aver organizzato la giornata e tutte le persone che hanno partecipato.

Positive Project from Heart Effect Crew (2phe crew)


Buo-N-atale!

martedì 10 gennaio 2012

RECENSIONE "FOUNDATION-b.boys, b.girls and hip hop culture in New York" di Joseph G. Schloss


Fin dalle prime pagine si capisce che l’autore non ha solo una conoscenza accademica dell'argomento, ma che sa davvero di cosa sta parlando: Joseph G Schloss descrive questo libro come il risultato della sua esperienza personale e delle relazioni che ha stretto con la comunità di B.boys e B.girls di New York tra il 2002 e il 2008. Definisce il B-boying parte della sua vita ed è evidente che ha scritto "Foundation" per chiarire come questa disciplina faccia parte di una vera e propria cultura con una storia e con delle radici da preservare e tramandare. In modo chiaro e preciso analizza il B.boying in tutti i suoi aspetti, prendendo spunto dalle interviste fatte a tanti B.boys e B.girls (pionieri e non), ne spiega i punti di vista e li esamina collegandoli ai contesti trattati nei vari capitoli. Il libro parte dall’analizzare l’importanza del break, dell’intimo collegamento che c’è tra la musica e i B.boys/B.girls, descrive il modo con cui ci si approccia per la prima volta al B.boying, il modo con cui nascono le tags e gli “aka” dei praticanti, la scelta dei vestiti e delle scarpe per distinguersi, l’importanza di mantenere i nomi originali dei passi e di non usare termini come “breakdance” che non appartengono alle radici. Affronta poi più tecnicamente gli elementi e i vari aspetti che caratterizzano questa danza: toprock, drop, footwork, freeze, l’attitudine aggressiva, l’importanza dell’espressione di sé, del controllo dei passi e dello spazio, il collegamento con le arti marziali, le dinamiche del cypher, delle battle, delle gare e molto altro. Il libro chiude con un’interessante ricerca sull’evoluzione del rocking che ha permesso la nascita del B.boying. "Foundation" è già di per sé un buonissimo libro per comprendere questa disciplina ma quello che lo rende eccezionale sono le parole dei B.boys e delle B.girls intervistati/e che nel loro insieme riescono a codificare la vera essenza e la vera attitudine del B.boying/B.girling. Chiaramente è in inglese ma vi assicuro che vale la pena leggerlo.  

“…when I hear the beginning of “Just begun”, “Apache”, “The Mexican”, during its breaks… you hear those bongos going, it’s just –oh, man! It’s war time!...”
Eddie Luna

“Spirit. Attitude. Without that? Nothing. You could have a hundred head spins. Doesn’t mean anything…”
Anthony Colon

“B-boy crews were also graf crews…everybody did everything at one time. When you were dancing, you…danced and then you did something else. Like you did deejaying. Or you’d try to emcee. Or you’d try to do graffiti…
BOM5

“I could use the word “breakdancer” to describe some people. Some people, I look at them and go, “You’re a fuckin’ breakdancer!” you know? You’re not a b-boy. Some people just don’t live the lifestyle. Just because you do the dance don’t mean you’re a b-boy. It’s more that goes into that. It’s knowledge of self, you know? It’s knowledge of the culture. It’s contributing to the culture...”
Waaak One

“…cause everybody has these dope names. I was like, “you know what? I wanna have a dope name. I wanna have a name that when they hear it, it’s like, ‘oh shit! She’s gonna throw some shit down…my name is me. My name is powerful.”
B-girl KaoticBlaze

“…that ghetto celebrity status, that is the biggest key to what a b-boy wants to accomplish. The guy that’s most feared. The guy that has that reputation. That’s what you want to obtain…”
Trac 2

“Man, competitive dance is it. It’s been around for ages. B-boying is in our genes. It is in our blood. It is in our system. It has been part of our religions. Things have just been wiped out and stuff like that. But that’s my religion. That’s my culture. I’m a b-boy."
Alien ness

mercoledì 4 gennaio 2012

Recensione del libro "PANTERE NERE Storia e mito del Black Panther Party" di Paolo Bertella Farnetti


 Anche in questo caso come già per i libri di Martin Luther King e James Brown andiamo a visionare dei personaggi e un movimento che vissero prima della cultura HipHop ma che influenzarono molto i pionieri di questa cultura e non solo loro, visto che molti membri e artisti della scena attuale sono fortemente influenzati da questo movimento come potrete notare dalle molte citazioni riguardanti questo movimento.
Questo inoltre è uno dei libri che fa parte dell'importante argomento che riguarda l'ambiente e le condizioni sociali dalle quali poi scaturì la nostra cultura, le quali ci permettono di comprendere meglio l'HipHop e la sua natura. Il libro scritto da Paolo Bertella contiene documenti originali delle Pantere Nere, stralci dai documenti segreti dell'FBI, ed è molto esaustivo da tutti i punti di vista. Una parte di storia molto interessante che ci fa capire anche il funzionamento di certi organi di stato e del sistema. Quindi non vi resta che andare a vedere quali sono le situazioni e le storie che hanno così influito sulla nostra cultura e di conseguenza su di noi.

Recensione del libro MARTIN LUTHER KING JR "I HAVE A DREAM" AUTOBIOGRAFIA del profeta dell' uguaglianza a cura clyborne carson.



Per comprendere bene l'HipHop e la sua storia bisogna andare a ritroso nella storia. Bisogna soprattutto tornare indietro alle radici storiche del popolo nero, per vedere quali sono state le condizioni sociali vissute da questa gente lungo la loro storia negli Stati Uniti D'America e non solo. Da queste condizioni infatti si svilupparono in seguito diversi movimenti e importanti culture. Tutto questo proliferare viene e veniva determinato dall'ambiente e dal contesto sociale in cui vivevano queste persone, il quale ha prodotto alcune delle personalità più importanti dell'America stessa e in qualche caso del mondo.
 E' questo il caso Del Nobel per la Pace e sostenitore della non violenza Martin Luther King Jr., è inutile dire che la sua storia, la sua lotta per i diritti civili e la sua filosofia hanno influenzato milioni di persone su questo pianeta. Bisogna invece tenere in considerazione e andare a vedere come la sua figura ha influenzato fortemente il pensiero e la cultura HipHop, addirittura Krs One nel suo libro" The Gospel Of Hip Hop" spiega che il sogno del dottor King è il sogno dell'HipHop e che l'HipHop è la continuazione di quel sogno e un mezzo per raggiungerlo.
Il sogno è un chiaro riferimento al famoso discorso "I Have a Dream" pronunciato dallo stesso Martin Luther King, il quale tra l'altro è il titolo anche di questo libro che Vi consigliamo. Il libro è un'ideale autobiografia (come scritto sulla copertina) composta da un'ampia raccolta di scritti pubblici e privati del dottor King, i quali vengono argomentati e allineati in ordine cronologico da Carson. Un bellissimo libro che spiega molto bene la vita e la filosofia di questo importantissimo personaggio storico che ha influenzato così tanto la nostra cultura. Adesso non vi resta che leggere il libro e andare a vedere di che sogno si tratta.