sabato 9 novembre 2013

Jam in tributo ai pionieri 2012



E' incredibile quanto una sana Jam possa ristorare l'anima: ti giri intorno e vedi solamente sorrisi, senti soltanto risate, senti l'energia positiva che crea quell'atmosfera particolare che puoi trovare solo in pochissime occasioni. Mi stoppo un attimo e rifletto per capire qualle sia la scintilla di tutto questo, e più ci rifletto e più la soluzione prende il nome HipHop.
HipHop scritto tutto attaccato come sul Gospel di Krs One, il quale rappresenta lo spirito insito all'interno di questa cultura: quell'energia, quella forza che l'ha creato, che gli ha dato questo nome e che risiede in ogni persona che lo vive.
Ed è straordinario come alle Jam partendo dalla semplice pratica dei 4 elementi si riesca ad arrivare a provare e capire quello che realmente intendevano Afrika Bambaabaataa e l'Universal Zulu Nation ormai 40 anni fa con il motto Peace, Unity, Love and Having Fun.
L'essere in pace gli uni con gli altri, la felicità, il benessere interiore creato dall'unione, dall'amore e dalla passione per quello che stai facendo, il divertimento che porta via tutti i pensieri che si accumulano nella nostra testa durante le lunghe settimane lavorative.  Penso che sia questo che crea quell'energia particolare che si respira alle Jam dove tutti fanno quel che fanno per il puro amore di farlo, e questa energia carica gli uni e gli altri a vicenda; si potrebbe dire che alle Jam "each one recharge each one " .
Questo è quello che è successo al secondo capitolo della Jam in tributo ai pionieri, quest'anno un po' posticipata per vari motivi, ma nonostante il freddo nulla è andato perso anzi ci siamo pure allargati,

mercoledì 6 novembre 2013

Riflessione, bestemmie sopra al palco be#young festival


Durante i concerti svoltisi al BE#YOUNG, un evento organizzato in collaborazione con il Comune di Bassano del Grappa, ci sono stati degli atteggiamenti e delle azioni da parte di alcuni gruppi bassanesi appartenenti alla scena che non condividiamo e dai quali ci dissociamo totalmente. Atteggiamenti e azioni che non hanno nulla a che fare con la Cultura HipHop.
Devo dire che come membro della scena bassanese mi sono anche vergognato, in quanto quello che è stato presentato sul palco del festival, davanti a un buon numero di persone (non solo ragazzi ma anche rappresentanti comunali), non è stato per niente positivo, come bestemmie e innegiamenti all'alcool (con bottiglie di superalcolici in mano durante il live).
Tutto questo ha stimolato questa riflessione (penso infatti che se succede una cosa del genere è un po' anche colpa nostra, di chi non è riuscito a trasmettere agli altri certi aspetti della cultura HipHop, i responsabili della scena sono i membri della scena stessa.)
Il primo punto che trovo fondamentale è che bestemmiare in qualsiasi caso è una forma di non rispetto molto grave, a maggior ragione sopra a un palco mentre si fa del rap. La mancanza di rispetto è una cosa che non è per niente HipHop, anzi direi che è il suo contrario, visto che l'HipHop è una cultura fondata e cresciuta sulla base del rispetto e della comprensione delle altre culture, per creare unione in un contesto frazionato socialmente ed economicamente dal razzismo e dalle differenze culturali.

Detto questo partiamo dall'analizzare il perché sono state dette queste bestemmie, che sostanzialmente servivano per spronare il pubblico che non spingeva il gruppo in questione.

Analizzando i fatti dal mio punto di vista, queste sono state dette per 3 motivi principali: mancanza di skillz, ingenuità (il non pensare alle conseguenze di certe azioni) e l'accettazione che tutti hanno verso questo atteggiamento.
Se non si riesce a spronare il pubblico senza riversargli bestemmie o insulti addosso, vuol dire che probabilmente c'è carenza di skillz. Se sei un MC o un Rapper con un certo valore artistico, quindi belle produzioni, bei testi e