sabato 15 giugno 2013

Burn The Money! Pt.1 e 2



“Burn the money” è il nome della jam svoltasi a Padova, presso il CPO Gramigna. Ribe ne è stato l'ideatore e l'organizzatore, e ha voluto fortemente che tutti gli artisti invitati partecipassero per vero amore verso la loro disciplina, senza cioè essere pagati o del tutto rimborsati. L'obiettivo dell'evento infatti era quello di schierarsi contro la mercificazione dell'arte (che al giorno d'oggi è sempre più diffusa, anche a livello underground) e dimostrare che è ancora possibile creare delle jam di tutti e per tutti, senza bisogno di sponsor, permessi o di nomi famosi.
I ragazzi del Gramigna hanno lasciato tutti i muri dell'edificio ai writers, affinché potessero dipingerli no limits. Keibi e Smogone per l'occasione hanno realizzato un pezzo con il nostro messaggio legato al tema: secondo il mito, Re Mida trasformava in oro tutto ciò che toccava, noi abbiamo reinterpretato la storia creando due Re Mida, uno negativo che apre una ferita marcia nel pezzo da cui escono monete d'oro, e uno positivo che con il suo tocco lo colora e apre il lucchetto che incatenava la scritta.
Una stanza interna ospitava i b.boys (tra cui Vetus La Rock e Oist mc) e le b.girls, mentre Mr.Nilson infuocava il cypher con i break beats. Il tutto è durato fino a sera, quando è stato portato all'esterno il sound system per l'open mic, che si è chiuso con degli interventi (di Endi Primo, Ribe e nostri) sull'essenza dell'HipHop, sul tema della jam e sull'esperienza della 2phe in Uganda. Dopo un piatto dell'ottima pasta cucinata dai ragazzi del Gramigna, si sono aperti i live serali di Endi e Ciacca, BlockBaster crew, Cacotopia, Mistura Mortale, Reanimation Squad, Essenza del Male.
La gente che è venuta ha dimostrato di essere fuori dal sistema del cash e di essere spinta da vera passione; inoltre ha potuto vivere e respirare l'aria di una vera jam, come quelle del passato, in cui tutte le discipline sono presenti contemporaneamente e si intrecciano in un continuo scambio di fotta ed energie.
Oltre a tutti i partecipanti, la 2phe crew ringrazia Ribe per tutto lo sbattimento, la passione e l'energia con cui ha organizzato il tutto, tirando anche fuori soldi di tasca sua, e i ragazzi del Gramigna per gli spazi che ci hanno dato e l'assoluta libertà nel gestirli (anche per la pasta!).
Concludiamo dicendo che la jam è stata un forte esempio di hip hop disinteressato anche per quelli che non sono venuti, e ci auguriamo che in futuro ce ne siano altre con questo spirito.

La seconda Burn the money jam è stata organizzata a luglio 2012 dalla Mistura Mortale crew e affiliati nel giardino di una villetta disabitata a Pove del Grappa (VI).
Nonostante alcune difficoltà dovute al maltempo, si è partiti già dal primo pomeriggio con l'allestimento della postazione del dj, del floor per i b.boys e le b.girls, di pannelli per i writers, di banchetti con cibo vegano preparato da ragazzi della zona e opuscoli informativi. Fin da subito l'energia è stata ottima: Mr Nilson ha mixato ottimi breaks per i bboys, che hanno iniziato a ballare contemporaneamente ai writers che dipingevano.
A seguire, la sfida di freestyle e l'esibizione di gruppi locali fino a sera, e, per completare l'insieme delle 4 discipline dell'Hip Hop, una dimostrazione di turntablism con H.C. Rebel ai piatti.
In linea con lo spirito della jam, il tutto era privo di guadagno monetario ma pieno di energia positiva e spontaneità.
Your Passion Burns the Money!!

Vetus La Rock e Keibi.


Cultura Hip Hop e responsabilità di chi ne fa parte




L'immagine
Dovremmo tutti riflettere sulle nostre responsabilità nella salvaguardia della cultura e del movimento HipHop. Nessuno può rappresentare o salvaguardare l’HipHop da solo, questa cultura esiste solo grazie alla comunità che la compone. Se ci rendiamo conto di questo, risulta subito evidente che, di conseguenza, la responsabilità di tramandare la filosofia e lo spirito del movimento è soltanto nostra, come è nostra la responsabilità di farlo crescere e di guidarlo in futuro. Sono passati quasi 40 anni dalla nascita dell’HipHop e in Italia è presente ormai da più di 30 anni: è arrivato il momento di essere maturi e prenderci tutti gli oneri PERSONALI e quindi COLLETTIVI. Ognuno di noi quando pratica la sua disciplina alimenta il movimento hip hop, e quindi ne ha anche la responsabilità d’immagine. Un comportamento distruttivo o violento, che si tenga nella jam o nella nostra vita privata, fa solo del male a questa cultura. Rendiamoci consapevoli dei messaggi e dell’immagine che diamo dell’HipHop attraverso il nostro comportamento. Dobbiamo imparare a saperci supportare reciprocamente, a eliminare il distacco che si è creato tra i vari elementi e prima di tutto tra di noi. Mc’s, dj’s, writers, b-boys/b-girls: dobbiamo supportare tutti gli eventi di qualsiasi disciplina e in particolare le jam, dove possiamo davvero stare uniti e creare quello che è la nostra cultura! Supportare non significa soltanto fare presenza, significa anche non attuare a tutti i costi una politica personale basata sul denaro, siano retribuzioni, premi o rimborsi. Questo tipo di mentalità rischia di bloccare la crescita del movimento: organizzare una super jam con un sacco di ospiti sembra impossibile senza un grosso budget, ma questo non ce l’ha imposto nessuno! Sta solo a noi deciderlo! Non stiamo dicendo che non sia giusto essere pagati per le nostre capacità artistiche e di intrattenimento, stiamo dicendo che serve a tutti noi una dose di BUON SENSO. Non possiamo sempre e comunque pretendere di essere pagati anche quando organizziamo le NOSTRE jam, i NOSTRI eventi, fatti da NOI per NOI! I soldi non sono più importanti delle nostre jam! I nostri nomi su un flyer non sono più importanti degli eventi dove possiamo confrontarci e far crescere la nostra cultura! Dobbiamo avere più buon senso, ci sono occasioni e luoghi dove è giusto guadagnarci i nostri soldi e altri momenti dove è giusto mettere da parte noi e i nostri fottuti soldi per riuscire a dare una forte spinta al nostro movimento e creare le nostre jam dal nulla! Con i nostri mezzi, le nostre energie e le nostre skillz! E’ arrivato il momento di responsabilizzarci, di prendere in mano la situazione e cominciare a dare qualcosa in modo disinteressato a una cultura che ci ha dato tantissimo e continua a darci tanto! Sta solo a noi decidere del nostro futuro, del nostro futuro HipHop!

I soldi
Noi crediamo che l'HipHop, l'arte e la vita stessa dovrebbero essere vissute nella loro essenza, cosa che il sistema monetario non ci permette di fare. Questo sistema ci costringe a possedere dei soldi per soddisfare i nostri bisogni primari, e per questo la maggior parte di noi è obbligata a lavorare e a fare

lunedì 3 giugno 2013

Riflessione i nostri soldi nel sistema Hip Hop, in vendita le Magliette di Hogar Del Hip Hop



Hogar del Hip Hop è un progetto internazionale fondato in Uruguay da B.boy Buda con l'obiettivo di diffondere l'Hip Hop genuino e positivo. Attualmente esistono diversi chapters: Uruguay, Messico, Argentina e in Italia, dove è stato fondato dalla nostra crew a Bassano del Grappa. Il chapter italiano di Bassano del Grappa è stato fondato perchè condividiamo in pieno lo spirito e l'obiettivo di Hogar del Hip Hop.

Qui potete trovare lo statuto con tutte le info sulla filosofia di Hogar del Hip Hop.

Dopo questo piccolo preambolo vi presentiamo le nuove magliette di Hogar del Hip Hop (Casa dell'Hip Hop in spagnolo). Il disegno sulla maglietta rappresenta appunto la casa dell'HipHop raffigurata come un tempio, con le 4 colonne portanti che la sorreggono, ovvero i 4 elementi B.Boying/B.girling, Writing, Mcing e Djing dei quali trovate i simboli alla fine di ciascuna di esse, ricordandoci sempre che tutta la struttura non può stare su senza delle solide fondamenta che in questo caso rappresentano il quinto elemento Knowledge (Conoscenza). Scritto sulla sommità del tempio troviamo scritto 3H che è l'abbreviazione di Hogar del Hip Hop.
Queste magliette che costano 10 euro l'una, servono per finanziare tutti gli eventi che organizzeremo in futuro, quindi invitiamo tutti coloro che si sentono in sintonia con le idee, la filosofia e gli obiettivi di 3H di contattarci, sia nell'eventualità volessero diventare membri del chapter, che per sostenerci attraverso le magliette.

Cultura, Sponsor e Sistema

In questi ultimi anni è sempre più difficile ottenere dei fondi o delle sponsorizzazioni per creare qualcosa di buono (chi organizza eventi già lo sa), e i risultati che questi  metodi di finanziamento hanno portato (per vari motivi) all'interno della cultura HipHop spesso sono scadenti, soprattutto a livello culturale. In troppi casi questa cultura è stata strumentalizzata, divisa, travisata, rovinata per ovvi obiettivi di ritorno commerciale, attraverso l'organizzazione di eventi, concerti privi di Knowledge, in molti casi dando in mano l'organizzazione degli stessi a persone che di questa cultura non ne conoscono storia, principi e ideali, oppure dovendo scendere a compromessi con le aziende che finanziano l'evento, diluendo qua e là la nostra cultura per renderla più appetibile ad un pubblico più vasto. Tutto questo ha portato una maggiore divisione fra gli elementi, nonchè la scarsa conoscenza della Cultura stessa. A questo punto vi domanderete: e allora come facciamo ad organizzare i nostri eventi? servono comunque i soldi per le strumentazione, i rimborsi, chiamare quell'artista ecc.

La soluzione

Abbiamo pensato che sia il momento di fare un passo oltre al semplice "pago per un servizio" (in questo caso il concerto o la battle): si tratta di unire le proprie forze sia fisiche che monetarie partecipando direttamente con l'investimento dei propri soldi per creare eventi che rispettano,